LRC歌词

E mica l’ ho scelto
di avere un altro amico con il ferro
di vivere male e finire all’ inferno
frate pensare che a me è andata peggio
seppellire coloro a cui tengo
ho le lacrime che non mi escono
mi sorridono ma mi detestano (fanculo)
perché sanno ho gli amici che pestano
scendo di casa per farmi un giro
hombre que para chiedo ad ogni chico
chiamo il mio plug
mezzo ciocco latino
lui mi da il cinque col cioccolatino
mi chiedi se cambio ma resto uguale
quante persone da cestinare
esco solo se c’è il temporale
non ho più tempo per perdonare
ci perdo la testa
sono cosi solo
faccio cosa voglio
e domani di nuovo
farò cosa voglio
poco me ne fotte

Sono ancora vivo
dammi un motivo
cemento nel cuore
figlio della mole

Voglio salire, sul quel gradino
piazza Vittorio cinque del mattino
stessi fratelli uguale l’ obbiettivo
dalla Gran Madre fino a Nichelino
chiudo le palpebre le scritte arabe sulle vetrine
le storie macabre non c’è una fine
sbirri ai murazzi con le pettorine
ho un amico che scrive su muri su pezzi di carta
di pezzi di vita
e pensare che voleva farla finita
ora è sereno con la sua famiglia
che poi è anche la mia
Mi chiedi se cambio ma resto uguale
quante persone mi han fatto male
mi sono chiesto che resto a fare
ho più da perdere che guadagnare

Sono ancora vivo
dammi un motivo
cemento nel cuore
figlio della mole

文本歌词

E mica l’ ho sceltodi avere un altro amico con il ferrodi vivere male e finire all’ infernofrate pensare che a me è andata peggioseppellire coloro a cui tengoho le lacrime che non mi esconomi sorridono ma mi detestano (fanculo)perché sanno ho gli amici che pestanoscendo di casa per farmi un girohombre que para chiedo ad ogni chicochiamo il mio plugmezzo ciocco latinolui mi da il cinque col cioccolatinomi chiedi se cambio ma resto ugualequante persone da cestinareesco solo se c’è il temporalenon ho più tempo per perdonareci perdo la testasono cosi solofaccio cosa voglioe domani di nuovofarò cosa vogliopoco me ne fotteSono ancora vivodammi un motivocemento nel cuorefiglio della moleVoglio salire, sul quel gradinopiazza Vittorio cinque del mattinostessi fratelli uguale l’ obbiettivodalla Gran Madre fino a Nichelinochiudo le palpebre le scritte arabe sulle vetrinele storie macabre non c’è una finesbirri ai murazzi con le pettorineho un amico che scrive su muri su pezzi di cartadi pezzi di vitae pensare che voleva farla finitaora è sereno con la sua famigliache poi è anche la miaMi chiedi se cambio ma resto ugualequante persone mi han fatto malemi sono chiesto che resto a fareho più da perdere che guadagnareSono ancora vivodammi un motivocemento nel cuorefiglio della mole

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